Temperie
Sostantivo temperie f inv
(antico) equilibrata unione e mistione di elementi "e non accoppiano se non le femine grandi e belle alli grandi e virtuosi, e le grasse a' macri, e le macre alli grassi, per far temperie. " (Tommaso Campanella)
(raro) (letterario) la commistione o una particolare commistione dei fattori atmosferici che costituiscono complessivamente il clima di una regione, specie se temperata; confronta con intemperie "La qualità delle roccie nelle varie contrade, si è detto, i vari rilievi ed avvallamenti de' terreni, la direzione e la forza de' venti, le pioggie, i laghi ed i fiumi, il corso delle stagioni, la calda e fredda temperie , tutto quanto infine costituisce la ragione del clima, opera sull'uomo e sullo svolgimento fisico di esso, sulla sua complessione, ne modifica la forza, la longevità, la condizione sociale, morale ed intellettuale." (Michele Lessona)
(senso figurato) il complesso dei fenomeni peculiari che caratterizzano il luogo, il tempo e l'atmosfera in cui prendono forma e acquistano influenza quelle istanze economiche, sociali, culturali e politiche da cui sortiranno movimenti, correnti, scuole di pensiero, organizzazioni e simili spesso capaci di ritagliarsi un ruolo nella Storia "Si è formata una temperie morale nuova: tutto è mobile, instabile, fluido." (Antonio Gramsci)
Sillabazione
tem | pè | rie
Etimologia
dal latino temperies, temperiei "giusta mescolanza"
clima (s.f. inv.), ambiente (s.f. inv.), situazione (s.f. inv.), circostanza (s.f. inv.)...
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