Vocabolario

Malizia


Sostantivo
malizia f sing (plurale: malizie)


  1. tendenza, inclinazione, disposizione, intenzione o volontà di commettere il male, di recare danno, di agire consapevolmente con malizia contro l'onestà, la virtù, il giusto e la giustizia
  2. consapevolezza, conoscenza furbesca e spesso compiaciuta, di ciò che è male, o di vedere il male anche dove non vi sia
  3. conoscenza dei segreti della propria arte o come frutto di una lunga pratica ed esperienza
  4. stato di malattia, infezione, o corruzione
  5. potenziale perfidia
  6. (per estensione) (senso figurato) possibilità, talvolta esasperata, a "vedere" quasi ogni cosa soltanto in modo "malizioso"
  7. (per estensione) insinuare in modo inconsulto

Sillabazione
ma | lì | zia

Pronuncia
IPA: /ma'litsja/

Etimologia
dal latino malitia, a sua volta derivato da malus cioè "malvagio"

Citazioni

"L'ingenuità nella donna è più pericolosa della malizia." (Iginio Ugo Tarchetti)

Correlate

  • ammaliziare, ammalizzire, disincantato, falsificato, furbesco, immalizzire, lacciolo, maliziaccia (pegg.), malizietta (dim. o pegg.), malizioccia (dim. o pegg.), maliziuola (dim. o pegg.), maliziare, maliziato, maliziatamente, maliziosità, malizioso, maliziosaccio (pegg.), maliziosetto (dim.), maliziosino (dim.), maliziosuccio (dim.), maliziosamente, maliziuto, scaltrirsi, scantare, scantato, smaliziare, smaliziato

  • Proverbi

    • la malizia del demonio: l'astuzia del demonio
    • del d’ogne malizia, ch’odio in cielo acquista, ingiuria è ’l fine, ed ogne fin cotale o con forza o con frode altrui contrista; Dante (La divina commedia'', Inferno, Canto XI, 22–24)
    • incontinenza, malizia e la matta bestialitade; Dante (La divina commedia'', Inferno, Canto XI, 82–83)
    • è un ragazzo senza malizia: è un ragazzo ingenuo
    • e sur un certo fondo di goffaggine, dipintogli in viso dalla natura, velato poi e ricoperto, a più mani, di politica, balenò un raggio di malizia, che vi faceva un bellissimo vedere; Manzoni (I promessi sposi, Capitolo XVIII)
    • la malizia del mestiere
    • non credo cha veder maggior tristizia fosse in Egina il popol tutto infermo, quando fu l'aere sì pien di malizia, che li animali, infino al picciol vermo, cascaron tutti; Dante (La divina commedia, Inferno, Canto XXIX, 58–62)''

    cattiveria (s.f.), malignità (s.f.), intenzione disonesta (s.f.), malvagità (s.f.), furbizia (s.f.), astuzia (s.f.), scaltrezza (s.f.), accortezza (s.f.), inganno (s.f.), trucco (s.f.), stratagemma (s.f.), espediente (s.f.)...

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    La parola di oggi è

    Terzo


    terzo m sing (singolare maschile: terzo, plurale maschile: terzi, singolare femminile: terza, plurale femminile: terze)

  • che è preceduto dal secondo e che precede il quarto. Corrisponde al numero cardinale 3
  • Sostantivo terzo m sing (plurale: terzi)
  • (frazionario) una delle tre parti in cui è diviso l'intero
  • Sostantivo terzo m sing (singolare maschile: terzo, plurale maschile: terzi, singolare femminile: terza, plurale femminile: terze)

    1. persona non coinvolta in ciò di cui si sta discutendo, spesso al plurale
    2. Sono venuto a saperlo da terzi .

    Sillabazione
    tèr | zo

    Pronuncia
    IPA: /'tɛr.ʦo/

    Etimologia
    dal latino tertius

    Derivate

  • (numerale) terziario, terzina, terzino, terzogenito, terzomondista

  • Correlate

  • primo, secondo, quarto, quinto

  • estranei (s.m.), altri (s.m.)...

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