Vocabolario

Disfemismo


Sostantivo
disfemismo m (plurale: disfemismi)


  1. (linguistica) figura retorica che consiste nell'usare, invece di un termine o di un'espressione gradevole, un termine o un'espressione di per sé sgradevole o persino offensiva che nel contesto linguistico ed extralinguistico acquista però un valore positivo e scherzoso, anche ammirativo o affettuoso
  2. Wojtylaccio (Roberto Benigni a papa Giovanni Paolo II)
  3. demonietto (appellativo di un bambino vivace)
  4. sei proprio un gran figlio di puttana! (per riconoscere ad un amico una qualità come, ad esempio, l'astuzia)
"Ci sono molti epiteti per persone del genere: Nazisti della grammatica, Maniaci dell'uso, Snob della sintassi, Il Battaglione della grammatica, la Polizia linguistica. Il termine con cui sono stato cresciuto io è Snob. La parola è forse leggermente autoironica, ma gli altri termini sono disfemismi belli e buoni. Una definizione ampia di Snob potrebbe essere una persona che sa cosa significa disfemismo e cui non dispiace farvelo capire." (David Foster Wallace)

Sillabazione
di | sfe | mì | smo

Etimologia
derivato di eufemismo, che ha origine nel greco antico euphemizo "pronunciare parole di buon auspicio", con sostituzione del prefisso peggiorativo dis- a eu-

Correlate

  • disfemistico, disfemia

  • Iperonimi

  • figura retorica

  • La parola di oggi è

    Maggiorenne


    Aggettivo
    maggiorenne m sing (plurale: maggiorenni)

  • (diritto) che ha raggiunto la maggiore età e , con essa, ha acquisito la piena cittadinanza

  • Sillabazione
    mag | gio | rèn | ne

    Pronuncia
    IPA: /madʤo'rɛnne/

    Etimologia
    formato da maggiore e da -enne (dal latino annus cioè "anno")

    adulto (agg. e s.)...

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